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 Presente e futuro dell'Alfa
 Gruppo Fiat e marchio Alfa Romeo - il futuro.
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stefanosir
Duettista junior



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Inserito il - 12/04/2018 : 08:30:02  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
VERTICE DI FCA

Il Presidente di FCA, Jhon Elkann, ha detto nella lettera indirizzata agli azionisti che successore di Marchionne sarà uno dei top manager che compone la struttura di vertice del Gruppo (una persona interna, quindi); quindi, il prossimo CEO di FCA sarà uno che ha condiviso il periodo intercorso fra il 2004 (quando il Gruppo Fiat era davvero sull'orlo del fallimento) ed oggi, uno quindi che ha davvero "vissuto" sulla propria pelle un periodo così speciale e particolare per il Gruppo.
Mi pare una scelta molto opportuna, perché un'esperienza del genere, così forte, non capita di viverla spesso nell'arco dell'esperienza lavorativa di una persona.
Speriamo che si rivelerà all'altezza, ma mi pare che se questo aspetto è alla base della futura scelta, penso che abbiano fatto bene; per lo meno le premesse ci sono; poi il prescelto dovrà dimostrare sul campo le proprie capacità ...
Per me (pura supposizione) potrebbe essere Alfredo Altavilla .. vedremo.

Solo per citare qualche dato, "l'incompetente" ed "il cattivo" Marchionne" lascerà FCA con gli obiettivi societari che erano stati individuati nel 2014 (e definiti irrealizzabili) assolutamente centrati; tanto per dare qualche numero, Marchionne lascerà al suo successore una FCA in una situazione inimmaginabile solo pochi anni fa, visto che oggi FCA si ritrova con una cassa di 4 miliardi di dollari, 125 miliardi di dollari di ricavi e 5 miliardi di dollari di utili netti, oltre ad una consistente riduzione del debito complessivo.
E tali risultati li ha raggiunti nel corso di un periodo di profonda crisi economica, ergo forse qualcuno prima di chiacchierare a vanvera dovrebbe per lo meno documentarsi, prima di emettere sentenze.

Per le gamme e le vetture nuove, invece, sono oggettivamente in ritardo; però penso che gli scorpori da effettuare (Ferrari, Magneti Marelli ...) e i segnali che arrivano dai mercati auto un po' contrastanti abbiano influito molto sui modelli da lanciare e sui loro tempi: avevano detto infatti di volersi ritagliare un buon margine di flessibilità, proprio per assecondare anche l'andamento della domanda di autoveicoli da parte dei mercati.
Ora attendiamo il piano industriale, il 1 Giugno. Ci saranno diverse novità che riguarderanno i motori diesel, le motorizzazioni ibride ed i modelli di ogni marca.

Socio D.C.I. n.892
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Modificato da - stefanosir in data 12/04/2018 08:51:20
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Fabryvet
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Inserito il - 12/04/2018 : 11:05:58  Mostra Profilo Invia a Fabryvet un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Io sono andato a ricercarmi cosa avevo scritto su un altro forum il 3 gennaio 2014 parlando di Marchionne (nel post "maglioncino blu" e alla fine non sono stato fra quelli che ha sparato più lontano dal bersaglio. Riporto fedelmente:
"Commercialmente ed economicamente parlando non si può recriminare niente al maglioncino blu...
Moralmente e umanamente il discorso cambia un po' ma il suo lavoro è un altro...
La speranza ora (visto che la qualità dei marchi credo che ce la siamo definitivamente bruciata) è che una nuova fetta dell'indotto americano cominci a parlare italiano..."

L'unico lato pessimista del mio discorso era sulla qualità dei marchi... in realtà con Alfa è riuscito a rilanciare anche quelli

Anche la mia speranza è che il suo successore non campi sugli allori ma consideri il lavoro dell'ultimo quadriennio soltanto un trampolino di lancio
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stefanosir
Duettista junior



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Inserito il - 12/04/2018 : 11:52:25  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Beh ... direi pure con Ferrari, con Maserati, con Jeep, con Abarth nonché con Dodge e Ram negli Usa ...
Per rimanere in Europa, sono FIAT e ALFA ROMEO i marchi che invece sono più indietro e si trovano in 2 situazioni differenti:

per Fiat si prospetta un ruolo completamente differente (forse) rispetto al passato del marchio torinese ad a quello che noi abbiamo sempre pensato e visto: cioè la probabilità che si potrebbe concentrare su un certo numero di modelli di successo (appartenenti a segmenti medio/piccoli), rinunciando forse ad avere una gamma completa di vetture dal Segmento A al Segmento E e rinunciando forse anche alle vetture "di massa" (che invece ha sempre prodotto), cambiando quindi pelle passando da essere un "marchio generalista" ad un marchio specializzato": quindi producendo modelli particolari. E' il problema che attanaglia i marchi generalisti: ci vogliono investimenti elevatissimi per produrre vetture con basso valore aggiunto, cosa che possono fare ormai soltanto i grandi gruppi forti finanziariamente. Ergo diventa importante non il numero di vendite effettuate (e quindi la quota di mercato), ma potrebbe concentrarsi su meno modelli ma decisamente molto più redditizi. ma vedremo ...

per Alfa Romeo il discorso è diverso: sta diventando un cosiddetto "marchio premium" (con Giulia e Stelvio, che perà oggi ancora convivono con Giulietta e Mito che sono auto ormai di un'altra generazione); Alfa ha bisogno di investimenti ulteriori per mandare in produzione nuovi modelli che integrino e sostituiscano quelli attualmente in gamma. E' un lavoro che richiede attenzione, perché Alfa dovrà vendere non solo in Europa, ma anche nel resto del mondo ed ha un sistema di deistribuzione ancora molto ristretto; qui, dovranno fare un grande sforzo.

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Fabryvet
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Inserito il - 12/04/2018 : 19:48:19  Mostra Profilo Invia a Fabryvet un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
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Messaggio inserito da stefanosir

Beh ... direi pure con Ferrari, con Maserati, con Jeep, con Abarth nonché con Dodge e Ram negli Usa ...



Certo! Io mi riferivo alla triade italiana, diciamo popolare...
Fiat, Alfa, Lancia.
Defunta l'ultima, speriamo si faccia tutto il possibile per gli altri due marchi!
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stefanosir
Duettista junior



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Inserito il - 13/04/2018 : 09:45:15  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Stavo pensando da un po' ... a proposito di Lancia ... ma perché - se dovessero davvero fare una vettura di Segmento B in sostituzione della MiTo, magari un piccolo Suv - non attribuirgli il marchio Lancia, visto che questa vettura sarà realizzata con un'architettura che poco avrà a che fare con tutte le altre della gamma Alfa Romeo (che adottano/adotteranno la piattaforma Giorgio)?
Si perpetuerebbe la presenza del marchio Lancia sul mercato, in attesa di tempi migliori ... so bene che sarà quasi impossibile, visto che ormai il marchio è presente solo in Italia con un unico modello, ma la fiammella di speranza per tempi migliori non si estinguerebbe ... difficile, credo, molto difficile.

Neanche a farlo apposta, ho appena letto che Marchionne - a proposito di Lancia - ha detto testualmente "... non escludo niente ...", frase che lascia in effetti perplessi in quanto lancia non è certo uno degli argomenti più importanti in questo periodo per la comunicazione, ma una frase così potrebbe voler dire che forse un qualche sviluppo in merito c'è: quale, impossibile da dire, potrebbe trattarsi di un modello con tale marchio in modo da perpetuarne la presenza per poi - in tempi migliori - pensare di svilupparlo come meriterebbe oppure - perché no - anche un'eventuale cessione. Vedremo ..

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Modificato da - stefanosir in data 13/04/2018 16:20:45
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Fabryvet
Utente Medio


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Inserito il - 13/04/2018 : 17:48:56  Mostra Profilo Invia a Fabryvet un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
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Neanche a farlo apposta, ho appena letto che Marchionne - a proposito di Lancia - ha detto testualmente "... non escludo niente ..."




Magari! Anche se fosse un fardello da lasciare al nuovo CEO (un po' nello stile governo a fine mandato ), gli appassionati apprezzerebbero comunque
Io ho ancora l'amaro in bocca per la mancata produzione di questa che avrei ordinato a scatola chiusa


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stefanosir
Duettista junior



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Inserito il - 16/04/2018 : 08:14:06  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
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Neanche a farlo apposta, ho appena letto che Marchionne - a proposito di Lancia - ha detto testualmente "... non escludo niente ..."




Magari! Anche se fosse un fardello da lasciare al nuovo CEO (un po' nello stile governo a fine mandato ), gli appassionati apprezzerebbero comunque
Io ho ancora l'amaro in bocca per la mancata produzione di questa che avrei ordinato a scatola chiusa


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Marchionne non parla MAI a caso ...

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stefanosir
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Inserito il - 26/04/2018 : 08:28:19  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
LE IPOTESI SUI FUTURI MODELLI ALFA

In questi giorni, come era facile preventivare, si sono moltiplicate le indiscrezioni circa i futuri modelli di Alfa Romeo: ALFA ROMEO GIULIA SPRINT/GTV e ALFA ROMEO GIULIA SPORTWAGON su tutte ...
In realtà, nulla si sa dei modelli futuri, nulla di nulla: l'unica cosa certa è che Alfa ha già lavorato su molti progetti che sono stati "congelati" per motivi finanziari, di mercato e di assetto del Gruppo e che hanno subito modifiche e cernite che verranno presentate soltanto il 1 Giugno: fino ad allora, state tranquilli che nulla trapelerà.

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stefanosir
Duettista junior



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Inserito il - 27/04/2018 : 09:00:52  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
FCA GRUOP - Situazione
Sergio Marchionne ha confermato che lascerà il suo incarico all’interno del Gruppo con l’approvazione del Bilancio 2018 (ergo, nel primo semestre del 2019); il nome del suo successore non è stato reso pubblico, ma certamente in FCA le decisioni sono state prese e, come detto, sarà certamente una “risorsa” interna, uno che quindi fa parte della “squadra” che ha vissuto l’avventura di traghettare il Gruppo Fiat dal fallimento (ci erano arrivati proprio vicinissimi!) alla rinascita; vivere sulla propria pelle momenti così delicati e difficili, prendere le decisioni giuste – seppur per nulla popolari ed essere derisi e scherniti dai molti “soloni” travestiti da giornalisti, pseudo-esperti e … diciamolo … pure da appassionati che “vedono solo l’automobile” e non tutte le condizioni che permettono ad un’azienda di produrla e di svilupparla) non è certamente stato facile, ma Marchionne certamente rimarrà nella storia dell’industria automobilistica.

Il Gruppo FCA centrerà praticamente tutti i targets che si era dato per il 2018. Nel frattempo, ha presentato i dati del I Trimestre 2018 del Gruppo, che evidenziano dei conti da record: utile netto di 1,1 miliardi di Euro (superiore ai risultati di GM, tanto per avere un’idea), oneri finanziari in netto calo e l’abbattimento dell’indebitamento di ben 1,1 miliardi di Euro rispetto a dicembre 2017 (è arrivato così a quota 1,3 miliardi di euro); ci sono fondate speranze che l’indebitamento netto possa essere totalmente abbattuto nei prossimi 3 mesi, un risultato davvero impensabile solo pochi anni fa.

Aver riportato il Gruppo con i conti in ordine è la migliore garanzia per un suo rafforzamento strutturale e per poter guardare al futuro con maggiore ottimismo, nonché per poter effettuare quegli investimenti che permetteranno di avere gamme complete ed andare incontro alle preferenze degli automobilisti. Se il Gruppo continuerà in solitudine oppure se andrà in porto un’altra fusione oppure se verrà acquistato da un altro player di mercato non si sa: ma questo è un altro tema, un qualcosa che è sempre presente nella vita di qualunque azienda; diciamo che oggi ha la possibilità di “correre anche da solo”, cosa che era assolutamente impossibile per il vecchio Gruppo Fiat.

Per quanto riguarda il mercato, FCA ha consegnato in questi priomi 3 mesi dell’anno 1.204.000 vetture (+5%), con una crescita maggiormente significativa ne Nord e Sud America; Jeep ha fatto segnare un +37%, un dato assolutamente lusinghiero e significativo.

Scusate se si riparla di numeri, di finanza, di "porcherie" che hanno poco a che fare con l'automobile, ma "se i conti non tornano, non sarà mai possibile dare un futuro ad un'azienda che produce il marchio di cui siam o appassionati": sarebbe un po' come fare la barba e tagliare i capelli (ad un malato che sarà bellissimo, ma se non gli si dà la medicina, muore!

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Fabryvet
Utente Medio


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Inserito il - 27/04/2018 : 19:15:27  Mostra Profilo Invia a Fabryvet un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Intanto è ufficiale l'arrivo al capolinea dell'Alfa Romeo MiTo: a Luglio termina la produzione
Ancora si vocifera della sua sostituzione con un B SUV m come dice Stefano... fino a Giugno non ne sapremo assolutamente niente
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stefanosir
Duettista junior



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Inserito il - 29/04/2018 : 23:32:20  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Esatto ... fino al 1 Giugno, solo illazioni ed ipotesi.
L'unica sicura sarà - ormai lo si può dire - ... la 6C!!!!

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gilenoma
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Inserito il - 30/04/2018 : 07:16:05  Mostra Profilo Invia a gilenoma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
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Neanche a farlo apposta, ho appena letto che Marchionne - a proposito di Lancia - ha detto testualmente "... non escludo niente ..."




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Era esposta al Motor show di Bologna di qualche anno fa ‘ ed io l’ho vista dal vero . Che dire era un auto che anticipava già il discorso del retro ,quello che poi hanno fatto con la Fiat 500 , era bellissima e anche in questo caso si sono fatti scappare l’occasione.
Davvero un gran peccato.
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stefanosir
Duettista junior



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Inserito il - 03/05/2018 : 17:01:24  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ALFA ROMEO MITO

Continuano a comparire indiscrezioni circa la cessazione della produzione della piccola Alfa nel corso dell'estate; contemporaneamente nascono anche altre news (per così dire ...) circa eventuali ipotesi per l'erede dell'attuale Giulietta.

Diciamo che, mentre per la Mito c'è un fondamento di verità (anche se di ufficiale non c'è nulla) - il fatto lo si potrebbe dedurre dagli accordi sindacali circa alcuni distacchi di operai attualmente in forza a Mirafiori) - per la Giulietta è ancora buio fitto.

Personalmente ritengo che, a meno di una forte necessità (tecnica) per recuperar spazi all'interno dello stabilimento di Mirafiori per far posto alle catene di montaggio destinate alla produzione di altri modelli nuovi, difficilmente Alfa potrebbe rinunciare al seppur debole apporto alle vendite della piccola Mito: la piccola Alfa è stata venduta nel 2017 in Europa in circa 11.400 unità (ma la vettura viene commercializzata anche in altri mercati come in Australia, ad esempio), un numero calante nel tempo ma pur sempre importante per i numeri che ancora oggi Alfa porta a casa.

Verrebbe da dire, quindi, che a meno di esigenze contingenti, Alfa smetterà di produrre le vetture di "vecchia" generazione (Mito e Giulietta) soltanto quando sarà in grado di mettere in pista le loro eredi oppure dei modelli ulteriori che oggi non sono in gamma; l'ultima ipotesi è che effettivamente la produzione di Mito cessi in quanto strettamente legata alla cessazione della della produzione di Fiat Punto, con cui condivide il telaio.

In questo senso, vorrei ricordare che Alfa nei suoi precedenti piani industriali non ha mai comunque indicato un modello che succedesse alla Mito, visto che tutte le Alfa (tranne una! ) verranno realizzate tutte sulla stessa piattaforma "Giorgio" - che credo non fosse pensata per poter realizzare anche una vettura di Segmento B come la Mito.

Le cose potrebbero certamente cambiare con il nuovo piano industriale (l'ultimo di Marchionne): si fa l'ipotesi di una vettura completamente differente (un mini-suv), ma in realtà non se ne sa nulla.
Io la butto lì, ma non ho elementi: se avessero deciso di dare finalmente disco verde alla nuova Giulietta (un modello completamente nuovo), potrebbero anche aver pensato (e lo hanno certamente fatto) di realizzare anche un Suv di Segmento C da affiancarle, in modo da offrire alla clientela sia una vettura "normale" (che ha anche un grande consenso ed in Europa il Segmento C è il più importante, in termini numerici) e che si presterebbe anche a versioni "cattive" (sportive) sia ad un vero e proprio Suv, tanto richiesto dal pubblico; in questo senso, forse, quest'ultimo potrebbe in un certo qual modo costituire una sorta di erede della Mita, con cui comunque non avrà nulla in comune.

La vettura si Segmento B di Alfa, in questa fase, mi pare un po' difficile (non avrebbe "agganci" col resto della gamma, avrebbe motori potentissimi per la sua dimensione ... mah ...), salvo essere immediatamente smentito dai fatt.

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Modificato da - stefanosir in data 07/05/2018 08:54:27
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stefanosir
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Inserito il - 07/05/2018 : 09:07:13  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
PROSSIMI MODELLI

Continua la ridda di ipotesi (tali sono, infatti) circa i futuri modelli di Alfa: ormai mancano 3 settimane all'annuncio del piano industriale di FCA e quindi ... è fisiologico.

Mi permetto di ipotizzare comunque anche un possibile slittamento dello stesso, in quanto la "guerra commerciale" (introduzione dei dazi sulla automobili europee, etc.) tra USA ed Europa (ma anche nei confronti della Cina, a dire il vero) potrebbe consigliare di attendere che queste decisioni vengano effettivamente prese: non è indifferente, soprattutto per i marchi europei di FCA, l'istituzione di tali dazi perché le vetture prodotte in Europa verrebbero in un certo senso messe fuori mercato (o comunque, fortemente penalizzate): il problema riguarda fondamentalmente il marchio Alfa Romeo e Maserati (Ferrari ha una forza differente, ma comunque inciderebbero anche su di lei), prodotte interamente in Italia ed esportate negli USA.

I dazi, se applicati, probabilmente potrebbero costringere FCA a rivedere le modalità di produzione ed le fabbriche dove i modelli esportati vengono costruiti, cominciando magari ad ipotizzare anche produzioni in USA di alcuni modelli. Ma è ancora presto.

Forse ipotizzare uno slittamento nel tempo (1 mese?) del piano industriale di FCA sarebbe un po' esagerato, tuttavia la parte inerente Alfa Romeo e Maserati bisognerà che contenga un forte elemento di flessibilità, proprio per quello che abbiamo detto; quindi probabilmente, per i 2 marchi i piani saranno da leggere un po' in questa chiave.

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stefanosir
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Inserito il - 14/05/2018 : 10:46:53  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ah ... giusto per puntualizzare prima che intervenga qualcuno circa il comportamento di quel "cattivaccio" di Trump ... volevo rammentare che l'Unione Europea applica già da molto tempo un dazio del 10% sulle automobili importate dagli Stati Uniti; il dazio sale poi al 22% se si tratta di camion (compresi pickup, se l'area di carico è superiore al 50% della lunghezza dell'interasse).

Quindi, al di là di quanto scrivono i giornali, il Presidente deli USA evidentemente comincia ad averne abbastanza di queste barriere che frenano i prodotti americani e, naturalmente, cerca di preservare gli interessi del suo Paese. D'altra parte, anche gli USA hanno messo da tempo dazi su merci europee, segnatamente su prodotti alimentari (ma non solo), quindi si tratterà di trovare un equilibrio.
Vedremo se gli USA li inseriranno anche sulle autovetture: la cosa inciderà anche sui piani di FCA e sui siti produttivi, per evitare di uscirne svantaggiati rispetto all'agguerrita concorrenza.

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