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 Presente e futuro dell'Alfa
 Gruppo Fiat e marchio Alfa Romeo - il futuro.
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stefanosir
Duettista junior



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Inserito il - 19/05/2020 : 13:57:03  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
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Messaggio inserito da Gianlo

Stefano, piani di sviluppo, flessibilità.
Torna alla realtà: due modelli con un numero limitato di versioni e di motorizzazioni.
Piani di sviluppo? Parli di quelli vecchi di anni e mai partiti?
Flessibilità? Con due modelli e un piano di sviluppo abortito sarebbero flessibili anche i produttori della Nuova Patagonia!
A meno che flessibilità non sia diventato sinonimo di inerzia!

Alfa Romeo oggi è un marchio e fa parte di FCA.
FCA ha sfiorato il fallimento, ha parecchi marchi, si è risollevata tagliando e puntando su alcuni di essi e dova ha investito, ha investito alquanto bene con le poche risorse disponibili.
Oggi produce risorse, liquidità e utili e può guardare avanti con tutti i suoi marchi perchè ha creato le condizioni per poter competere.
Fra questi marchi, Alfa è particolare, ha una sua collocazione ed è la più difficile da rilanciare.
Se non te ne fossi accorto, nel frattempo si è sviluppato l'elettrico e l'ibrido, la guida autonoma e tutti gli adas relativi, l'elettronica di bordo ha fatto fatto passi da gigante e FCA ha dovuto investire per non perdere il treno, cambiando in corsa i propri programmi; per investire in questi campi - che sono vitali se si vuole competere - ci vogliono dimensioni adeguate (molto grandi) e capitali molto ingenti, altrimenti i prodotti che sarai in grado di mettere in gamma non saranno all'altezza dei concorrenti: nei prossimi anni devi poter lanciare per ogni modello anche la versione ibrida o elettrica, devi avere gli adas, devi rispondere alle norme antinquinamento sempre più stringenti.
Ci vogliono telai specifici, esperienza sull'elettrico, capacità progettuale che non erano proprie dell'industria meccanica: inutile fare una grande berlina moderna (l'Alfetta) se poi non esiste la possibilità di averla anche ibrida, con guida autonoma, etc come tutte le concorrenti: NON SI VENDE.
Senza contare il fatto che oggi il mercato chiede tipologia di automobili come i Suv non proprio in linea con la tradizione Alfa Romeo ... ma saranno costretti a metterli in gamma.
Con questo non dico certo che con Alfa abbiano fatto cose mirabolanti, ma certo non possono fare il passo più lungo della gamba.
Dopo la fusione, le possibilità di avere nuovi modelli che comincino a creare una vera gamma aumenteranno.

FCA ha preso questa strada e si muove con prudenza: secondo me, fa bene perchè non è VW, non ha la sua dimensione, non ha la stessa potenza di fuoco, etc. Vedremo se ci avranno visto giusto.

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Modificato da - stefanosir in data 19/05/2020 14:02:50
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stefanosir
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Inserito il - 03/06/2020 : 09:11:22  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ALFA ROMEO TONALE

Sul prossimo modello Alfa Romeo continuano a circolare indiscrezioni.
Le ultime riguarderebbero le sue motorizzazioni, che dovrebbero ricalcare quelle che già oggi equipaggiano la Jeep Renegade e Compass: per quanto riguarda i benzina, il Tonale potrebbe essere equipaggiato con il "piccolo" 1.000 GSE Turbo da 120 cv (a 3 cilindri) e dal 1.300 GSE Turbo da 150 e 180 cv (4 cilindri); quest'ultimo, nella sua variante elettrica plug-in, dovrebbe arrivare ad una potenza di 250 cv e probabilmente costituirà il top di gamma.
I diesel dovrebbero essere i 1.600 ed il 2.000 JTDm2 (attualmente disponibili con potenze da 120 cv e 140-170 cv).

Nel caso queste indiscrezioni sia sul telaio ("SMALL WIDE 4×4 LWB") che sulle motorizzazioni - ripeto: indiscrezioni erano e restano, in quanto Alfa Romeo non ha mai rilasciato alcun dettaglio ufficiale su tali argomenti - dovessero trovare riscontri, l'Alfa Romeo Tonale di fatto non avrà praticamente nulla in comune con i modelli Alfa Romeo superiori, Giulia e Stelvio; probabilmente soltanto alcuni dettagli della componentistica e l'impostazione generale degli interni.
Di fatto, questa vettura - attesa per il 2021 - sarà parente stretta di Fiat 500 X, Jeep Renegade e Jeep Compass; naturalmente avrà una connotazione sportiva che punterà in maniera decisa a distinguerla in maniera netta delle altre "cugine" e punterà in modo deciso su quelle doti che sono caratteristica essenziale dei modelli Alfa Romeo: tenuta di strada, prestazioni e piacere di guida.
La presenza del motore 3 cilindri (ripeto: è ancora una assoluta indiscrezione!) farà storcere il naso a parecchi "puristi", ma è un dato di fatto che tutti i costruttori (compresi i marchi premium come BMW, Mercedes ed Audi) presentano delle unità a 3 cilindri nelle loro gamme di auto nei Segmenti B e C.

In ogni caso, il modello avrà una grandissima importanza per Alfa Romeo perché serve per presidiare il Segmento C che in Europa riveste una grandissima importanza (anche in termini di numeri) e perché i Suv di quella dimensione risultano molto richiesti ed apprezzati. Inoltre, Alfa Romeo offrirebbe ai suoi clienti ed ex-clienti dell'attuale Giulietta e della precedente 147 una alternativa in casa, senza perdere dei clienti che aveva conquistato.

Io mi auguro comunque che l'attuale ALFA ROMEO GIULIETTA rimanga in produzione fintanto che verrà immessa sul mercato la sua sostituta: certamente, non essendo presente fra i prossimi modelli del piano Alfa 2020-2022, questo (eventuale) modello dovrà essere pianificato post fusione con PSA ed allora, secondo me, ci sarà una possibilità più che concreta che possa essere messa in cantiere. Allo stato, la Giulietta viene infatti assemblata a Cassino (di fianco alle linee di Giulia e Stelvio) e la sua linea di produzione non intralcia alcunché, visto che Tonale verrà realizzato a Pomigliano su una specifica linea. Quindi soltanto una specifica rinuncia al modello (a listino dal lontano 2010!) da parte della Casa oppure una decisione relativa ai costi del modello potrebbe metterla fuori gioco ... e spero non lo facciano, perchè il listino è poverissimo!

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stefanosir
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Inserito il - 04/06/2020 : 15:03:58  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ALFA ROMEO TONALE

Il prototipo della vettura, già varie volte esposto al pubblico, suggerirebbe che il pianale su cui verrà realizzato potrebbe essere quello della Jeep Compass, di cui proprio oggi inizia la commercializzazione del MY 2020: la mia è una pura ipotesi, ma me lo suggeriscono le dimensioni del prototipo presentato ufficialmente che paiono alquanto compatibili (al di là delle digerenti carrozzerie, naturalmente) con quelle di Compass che ha una lunghezza di 4,395 m., una larghezza di 1,820 m ed un'altezza di 1,640 m..
Pertanto, l'indiziata più probabile potrebbe essere proprio la piattaforma "SMALL WIDE 4×4 LWB" leggermente ingrandita come quella utilizzata proprio per Compass.

A questo punto, comunque, non si capisce perché Alfa Romeo Tonale non venga prodotto proprio a Melfi sulla stessa catena di montaggio di Compass; a Melfi, infatti, tutte le vetture prodotte nello stabilimento adottano tale piattaforma, sebbene quella di Compass - come abbiamo detto - sia stata allargata ed allungata proprio per dar vita ad una vettura di dimensioni maggiori rispetto a 500 X e Jeep Renegade.
Una delle motivazioni potrebbe essere quella che per realizzare Tonale, la piattaforma sia stata ulteriormente modificata e sarebbe risultato particolarmente oneroso adeguare la linea di montaggio di Compass per produrre anche Tonale.
Oppure, il problema potrebbe essere quello di non aver uno spazio sufficiente per approntare una linea in più, con tutte le aree per la logistica che le vanno dietro.

Un'altra ipotesi - molto più prosaica - potrebbe essere anche di natura "politica" o di "opportunità": potenziare Pomigliano con l'aggiunta della produzione di Tonale velocizzerebbe il rientro in fabbrica degli operai che fanno capo allo stabilimento campano; questa scelta potrebbe essere stata "caldeggiata" o "spinta" anche dal Governo e/o comunque dalla politica - anche in contropartita al varo di alcuni incentivi e/o a qualche altro provvedimento tipo la concessione della garanzia dello Stato per un prestito richieto alle banche da FCA. Ma questa è pura fanta-politica, neanche ipotesi.
In effetti, nel futuro di Pomigliano probabilmente potrebbe non esserci più la produzione di Panda.
Ma anche tutte queste considerazioni lasciano davvero il tempo che trovano: tutto verrà ridefinito dopo che la fusione fra FCA e PSA diventerà operativa.

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stefanosir
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Inserito il - 05/06/2020 : 10:59:58  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ALFA ROMEO MONTREAL

Sognare, non costa nulla ...
Visto che i modelli nuovi di Alfa latitano, moltissimi designers si sbizzarriscono nell'immaginare vetture che potrebbero essere prodotte dalla casa del Biscione; per i designers, in effetti, disegnare un'Alfa Romeo ha un fascino molto particolare, perché il marchio ha una storia gloriosa, una tradizione sportiva lunghissima e tute le sue creature puntano moltissimo sulle sensazioni, sulla emotività, tutti elementi che possono essere esaltati proprio nella linea di una autovettura.

Raramente inserisco renderings, però questo mi ha colpito, forse per il fatto che si riferisce ad una vera super-car che al momento non è presente (come d'altra parte, anche molti altri modelli) nel listino Alfa.
E' stato realizzato da Yosuke Yamada, un importante ed affermato designer giapponese.

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stefanosir
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Inserito il - 11/06/2020 : 08:53:39  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
LA DIMENSIONI CONTANO ECCOME!!!!

Ho notato che anche questa volta, nell'ottica della strategia di ogni casa, la vetture tedesche (e qui mi riferisco soprattutto a BMW ed Audi) hanno reagito all'arrivo di un temibile competitor (Giulia) variando le dimensioni dei loro modelli.
Era già successo in passato con l'Alfa Romeo 156 e 166, ricordate? Al loro lancio, le case tedesche reagirono cambiando le dimensioni delli proprie vetture, in modo tale che l'ammiraglia (fino ad un certo punto ...) 166 parcheggiata vicino alle nuovissime BMW Serie 5 ed Audi A6 sfaceva la figura dell'auto "piccola" (concetto spesso legato a quello di "economica"), riducendo quindi l'appeal della vettura in un Segmento E - Premium che accoglieva quindi auto prestigiose e "di presenza".

La stessa cosa sta accadendo oggi:. Qui sotto vedete le dimensioni di 2 fra le più importanti rivali della Alfa Romeo Giulia:


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Come si vede, Giulia era nata con una lunghezza uguale a quella della sua maggiore rivale, la BMW 3 (la superava di appena 1 cm), e risultava più corta della A4 di 8,3 cm.



Ma nella strategia dei due marchi, rinnovando i loro modelli, come in passato è rientrato anche l'aumento dimensionale; questa la situazione della 3 vetture oggi:


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Come si vede, oggi Giulia lascia a BMW 3 ben 6,6 cm che arrivano a ben 11,9 cm nei confronti di A4! Un divario importante in termini di immagine (spesso sinonimo di "auto importante") e di abitabilità, due fattori che molto probabilmente anche in questo Segmento D sono determinanti nella scelta della vetttura da parte della clientela.
Certamente, l'aumento dimensionale ha anche aspetti negativi (maggior peso, minore agilità, etc.), ma gli studi di mercato che le case conducono servono proprio ad individuare quali siano in termini di importanza i fattori che alla fine determinano con maggior peso la scelta di una vettura di qual segmento: fra questi ci saranno sicuramente il prezzo, il marchio, le caratteristiche tecniche, le prestazioni, la piacevolezza di guida, la tecnologia disponibile a bordo, la comodità, etc ma tutti questi fattori mutano nel tempo il proprio peso nella decisione di acquisto da parte del consumatore.
L'aumento dimensionale, otre che a rispondere probabilmente alle esigenze della clientela, serve ANCHE per rendere meno appariscente la nuova concorrente, per percepirla quale "più piccola" quando la si vede in strada vicina ai propri modelli, etc.

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nigel68
Utente Senior


Piemonte

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Inserito il - 11/06/2020 : 16:52:08  Mostra Profilo Invia a nigel68 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Che una Audi A4 sfiori i 5 metri è follia pura, vuol dire che si è perso il senso della misura o, semplicemente, si guarda unicamente al mercato cinese, l'unico in grado di fare i numeri con le sedan.

"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso, il suo primo desiderio non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli (1909-2001)
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Ieia
Utente Medio


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Inserito il - 11/06/2020 : 19:39:53  Mostra Profilo Invia a Ieia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Per me già superare i quattro metri e mezzo è follia! Le strade continuano a restringersi, i parcheggi idem, e noi allarghiamo le auto? Senza contare poi quelle volte che vai in città, un disastro. Rimpiango le dimensioni della vecchia e cara 156.

Stefano

Alfa Romeo 156 1.9 jtd 2003
Moto Guzzi v7 Classic 2012
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nigel68
Utente Senior


Piemonte

1152 Messaggi

Inserito il - 12/06/2020 : 11:31:28  Mostra Profilo Invia a nigel68 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
E' il mercato che allarga-allunga le auto, perché i mercati che oggi tirano sono automobilisticamente più evoluti come infrastrutture ed approccio verso l'automobile (Cina, USA, Paesi emergenti). La povera Europa è ormai in mano al delirio naziecologista dei radical-chic da salotto buono, per cui mettiamoci l'animo in pace...

"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso, il suo primo desiderio non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli (1909-2001)
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stefanosir
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Inserito il - 14/06/2020 : 11:20:53  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Questa faccenda delle maggiori dimensioni si è affermata già da un po' in tutti i segmenti del settore automotive: prendendo un modello a caso, guardate che è successo alla VW Golf, una delle vetture più diffuse nel continente europeo:



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Come si vede, dal 2008 al 2020 la Golf è "cresciuta in lunghezza di ben 8,5 cm (è molto, per una vettura di Segmento C) e la Polo di oggi ha pressoché la stessa dimensione della Golg del 2008 ...

Ma questa ingrandimento delle vetture - oltre che a rispondere ad alcune esigenze quali l'abitabilità interna (ad esempio) richieste dalla clientela - viene utilizzata anche per mettere in difficoltà chi presenta un modello nuovo sul mercato, specialmente nel sott-segmento Premium.

Vedremo: per Alfa non ci sarebbe alcun problema - eventualmente: già era prevista una versione allungata di Giulia da destinare al mercato cinese, quinsi Alfa ha tutte le possibilità per reagire, nel caso lo ritenesse opportuno.

Ma di questo, come dei futuri modelli, se ne riparlerà nel 2021, quando la fusione con PSA sarà operaiva - nonostante in Europa si cerchi sempre di mettere i bastoni fra le ruote a competitors non tedeschi che hanno le potenzialità per diventare scomodi, se non temibili.
Ricordiamo solo che, a parte Maserati, Alfa Romeo anche nel futuro Gruppo FCA-PSA sarà l'unico vero marchio Premium a disposizione, visto che l'altro (DS) è recente e non ha nè il blasone nè la soria del Biscione. La fusione costituisce veramente una chance importantissima per il vero rilancio del marchio, che però dovrà affrontare l'avvento delle motorizzazioni ecologiche, l'equipaggiamento con gli Adas, l'affermazione di tipologie di vetture che poco hanno a che vedere con Alfa (i Suv), etc ... ma d'altra parte, se i Suv li fanno anche Lamborghini, Porsche, Ferrari e Masserati, Alfa non può farli? Li farà.
L'importante è che realizzi anche quelle vetture che sono sempre state tipiche di Alfa Romeo: una affascinante super-sportiva, una fantastica GTV, una grande berlina sportiveggiante di Segmento E (l'Alfetta) e che venga realizzata la sostituta di Giulietta.
Per non parlare di una fantastica Spider che spero abbia dimensioni simili alla Giulia attuale ...
Sognare non costa nulla.

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Gianlo
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Inserito il - 14/06/2020 : 11:26:39  Mostra Profilo Invia a Gianlo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Stefano, non sarebbe enorme una spider con le dimensioni della Giulia? Direi piuttosto una grossa cabrio, non uno spider 2 posti.

Gianlo
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stefanosir
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Inserito il - 15/06/2020 : 08:33:19  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Beh ... diciamo che una Spider delle dimensioni di Giulia sarebbe una rivale perfetta per la bella BMW serie 4 Cabrio (4,63 m.)

Tu Giasnlorenzo fai probabilmente riferimento ad una eventuale vettura scoperta che possa in qualche maniera fare riferimento ai nostri Duetto: in quel caso, hai perfettamente ragione, tanto che l'attuale BMW Z4 (4,32 m.) ha dimensioni paragonabili alla nostra attuale Giulietta (4,35 m.).
Sì, hai ragione.

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Modificato da - stefanosir in data 15/06/2020 08:35:26
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Gianlo
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Inserito il - 15/06/2020 : 09:45:43  Mostra Profilo Invia a Gianlo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Esatto, Stefano. Io mi riferivo a uno spider con due posti secchi e un passo piuttosto corto.

Gianlo
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stefanosir
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Inserito il - 18/06/2020 : 14:18:20  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Speriamo che questo progetto di fusione possa andare in porto velocemente, perché ha certamente dato il via all'ennesimo periodo di "limbo", di transizione che certamente non aiuta la nascita di nuvi modelli, ancor meno per Alfa Romeo.

Secondo me, le 2 parti si sono accordate per l'individuazione di quei modelli che saranno da sviluppare in totale autonomia (come l'Alfa Romeo Tonale, che verrà realizzato su una piattaforma FCA pura) ed hanno avviato gli studi per la realizzazione di quelli che potrebbero nascere subito dopo la fusione (quali il B-Suv di Alfa Romeo).
Lo scopo è semplice: i primi (tipo Tonale) serviranno per non attendere i tempi della fusione e costituiscono una sorta di "Piano B" nel caso il progetto saltasse proprio: in tal caso, avendo progettato i modelli concordati, i 2 Gruppi non si troverebbero a mal partito e proseguirebbero la loro strada separatamente, senza la penalizzazione di aver perso del tempo dietro la fusione e rimarrebbero in grado di immettere sui mercati i rispettivi modelli, progettati in proprio.

I secondi (tipo il B-Suv Alfa) servono per anticipare i tempi dei modelli che potranno uscire subito dopo la concretizzazione della fusione, in modo che il nuovo Gruppo FCA-PSA potrà immettere sul mercato quei primi modelli che sfrutteranno le reciproche sinergie.

A questo punto è chiaro che i progetti a più lunga scadenza (per tutti i marchi, sia di FCA che di PSA) siano in stand-by ed è anche logico che questi vengano definiti dal nuovo grande Gruppo FCA-PSA che dovrà (semplificando):
1) fare il punto della domanda nei vari mercati e decidere su quali e con quali marchi esser presenti
2) fare il punto della domanda nei vari segmenti di mercato e decidere su quali e con che marchi esser presenti
3) valutare la situazione di tutti i propri siti produttivi
4) definire le strategie del Gruppo ed assegnare ad ogni marchio un compito
5) definire i modelli per ogni marchio per centrare gli obiettivi

E' chiaro che una gran parte di questo lavoro è già stata svolta predisponendo il Progetto di fusione, ma le scelte che più riguardano marchi e modelli verranno definiti nel dettaglio in seguito, da Tavares.

Vedo che già qualche "problemino" sulla fusione si profila: prestito bancario garantito dallo Stato (forse il problema è stato appena superato), la commissione anti-trust che ha fatto delle osservazioni (vai a capire se queste siano state "suggerite" da quache paese che non vorrebbe un competitor più forte nei confronti dei propri gruppi di casa ...), etc, ma penso che in qualunque fusione i problemi si incontrano e se ci sono le volontà, si superano. Io sono confidente che vada in porto.

Per Alfa Romeo, la fusione con PSA che conseguenze potrà avere?
Mah ... così su 2 piedi vien da dire che Alfa Romeo non ha prorpio nulla da temere in quanto il Gruppo PSA non apporta alcun marchio che possa vantare un pedigree che possa valere in decimo di quello di Alfa; nessuno ha una storia tanto ricca; nessuno ha una tradizione sportiva e nelle corse neanche lontanamente paragonabile; nessuno (se non il recente marchio DS) ha una grande tradizione nei mercati Premium.

Quindi non c'è alcun marchio "in casa" che possa cambiare il ruolo che potrà avere Alfa Romeo nel nuovo Gruppo. Quindi, una volta che la fusione andrà in porto, il nuovo Gruppo avrà tutte le possibilità di dotarsi di un marchio Premium (Alfa Romeo) che potrà essere presente in tutti i segmenti di mercato prestigiosi e sportivi: potranno allora davvero arrivare le "vere" Alfa Romeo destinate a far compagnia a Giulia:
ALFETTA (berlina di Segmento E, come BMW Serie 5 ...)
GTV
SUPERCAR
SPIDER (magari 2: una grande ed una più piccola ed agile - che raccolga l'eredità del Duetto)

Sempre che non decidano di far "scendere" troppo il marchio Maserati nei segmenti (per esempio, io non l'avrei fatto il "Levantino" ...) e che non precluda alcune tipologia di vetture al Biscione ... Per me, Maserati dovrebbe rimanere un marchio molto esclusivo.
Vedremo ...


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Modificato da - stefanosir in data 18/06/2020 14:29:26
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stefanosir
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Inserito il - 02/07/2020 : 16:49:55  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
MASERATI ed il nuovo mootere Nettuno!

E intanto Maserati presenta la sua nuovissima unità motrice: Nettuno (si chiama proprio così!) è infatti un modernissimo motore 3.000 cc a 6 cilindri a V di 90°, bi-turbo e carter secco che può erogare una potenza massima di 630 CV (disponibili a 7500 giri/minuto) ed una coppia motrice massima di 730 Nm (a partire da 3000 giri/minuto). Il motore è caratterizzato da una potenza specifica di 210 CV/litro e soluzini tecniche che derivano direttamente dalla Formula 1, come ad esempio un sistema di combustione a pre-camera con doppia candela di accensione.

Nettuno sarà destinato ad essere declinato in diversi step di potenza e verosimilmente verrà adottato da quasi tutti i modelli Maserati futuri e/o che subiranno nei prossimi mesi un restyling.

Con un motore così nulla è precluso al marchio del Tridente, che potrebbe addirittura pensare a prendere parte anche ad alcune competizioni sportive in modo ufficiale. Il motore diventa così il riferimento di tutte le unità a 6 cilindri in circolazione e sarà un elemento che contribuirà a dare un grande prestigio ed un senso di esclusività all'intero marchio Maserati.
Questo motore è tutto "made in Maserati" in quanto è stato pensato, progettato e realizzato interamente a Modena.

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stefanosir
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Inserito il - 16/07/2020 : 09:22:21  Mostra Profilo Invia a stefanosir un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
FUSIONE FCA - PSA

Immagine:

73,63 KB

E' stato comunicato che la fusione fra i due gruppi darà origina al 4° gruppo automotive mondiale che sarà denominato

STELLANTIS


Immagine:

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che deriva dal verbo latino "stello, stellas, stellatum, stellare" che significa "cospargere di stelle", "essere illuminato di stelle". Nel comunicato congiunto dei 2 Gruppi si legge che i nome “trae ispirazione da questo nuovo e ambizioso allineamento di marchi automobilistici leggendari e forti culture aziendali che, unendosi, sono in procinto di creare uno dei nuovi leader nella prossima era della mobilità, preservando al contempo sia il valore eccezionale dell’insieme sia i valori delle singole parti costituenti. Unirà la dimensione di un gruppo veramente globale con una straordinaria ampiezza e profondità di talento, know-how e risorse per fornire le soluzioni di mobilità sostenibile dei prossimi decenni”.
Il nome STELLARIS verrà utilizzato esclusivamente a livello di Gruppo, come Corporate Brand, quindi. Il prossimo passo nel processo sarà la presentazione del logo che, con il nome, definirà l'identità del nuovo Gruppo automobilistico. I nomi e i loghi preesistenti dei singoli marchi costitutivi del Gruppo rimarranno invariati.

Il nuovo Gruppo dovrebbe essere costituito entro il I trimestre 2021, sempre che non ci siano ulteriori problematiche con le autorità di vigilanza.
Speriamo che non ci siano altri ostacoli, perchè la partenza del nuovo Gruppo sarà la condizione senza la quale è di fato impossibile stabilire i piani industriali di tutti i marchi, Alfa Romeo (che è quella che ci interessa di più) compresa.
Per rimanere su Alfa, è chiaro che i 2 modelli fino ad ora comunicati (il Tonale ed il B-Suv) sono stati concordati proprio in virtù di questa situazione: il primo è un modello che avrebbe garantito l'uscita di una nuova automobile a prescindere dall'andata a buon fine della fusione (se fosse saltata, sarebbero occorsi ancora un paio di anni per progettare e realizzare un modello nuovo ed Alfa sarebbe rimasta senza vetture per tutto questo altro tempo ulteriore), il secondo invece è un modello concordato proprio nel caso si successo della fusione che avrà bisogno di un po' di tempo per razionalizzare pianali, componentistica, fornitori, etc.




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Modificato da - stefanosir in data 16/07/2020 10:16:26
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