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cfransv
Utente Master
Lazio
4694 Messaggi |
Inserito il - 15/11/2009 : 16:33:05
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conoscevate quest'auto?
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furono costruti 4 esemplari (1934?) e sembra che anche d'Annunzio ne volle una per sé. Fu un primo tentativo con soluzioni aerodinamiche. Dei quattro costruiti, ne è rimasto solo 1 esemplare.
La "Soffio di Satana" era carrozzata Touring sul telaio lungo della "6C 2300 Turismo".
L'appellativo "Soffio di Satana" fu coniato da Felice Bianchi Anderloni, patron della Carrozzeria Touring, e D'Annunzio chiese sdi tenere in considerazione i colori che lui amava tanto: il giallo, il blu e l'amaranto.
La carrozzeria è in alluminio a quattro porte senza montante centrale, le ruote sono a raggi, il paraurti anteriore "a nastro", quello posteriore "a profilo alare". Il motore è il sei cilindri in linea realizzato da Vittorio Jano nel 1934: un doppio albero a camme in testa di 2309 cm³ con sette supporti di banco e una potenza di 68 CV a 4400 giri al minuto. Gli interni sono sontuosi, con tavolini in radica di noce e luci di cortesia con cornici d'argento; un anello alla destra del posto guida comanda la tendina d'oscuramento del lunotto.
La macchina è dotata di dispositivo di ruota libera, la guida è a destra e i pedali sono invertiti: l'acceleratore è al centro e il freno a destra. Terza e quarta sono sincronizzate, mentre nei rapporti più bassi è indispensabile la "doppietta"; una volta abituati alla disposizione dei pedali ci si accorge che, nonostante le dimensioni, la vettura è discretamente maneggevole e la tenuta di strada in rettilineo è buona, mentre in curva evidenzia un rollio accentuato.
Motore 6 cilindri in linea - Cilindrata 2309 cm³ - Alesaggio 70 mm - Corsa 100 mm - Potenza 68 CV a 4400 giri/min - Rapporto di compressione 6,5:1 - Carburatore Solex a doppio corpo verticale. Trasmissione Motore anteriore longitudinale, trazione posteriore - Cambio a quattro velocità, 3ª e 4ª sincronizzate - Comando a leva centrale - Pneumatici 6.00-18. Corpo vettura Berlina tre luci e quattro porte - Telaio a longheroni e traverse in lamiera di acciaio - Sospensioni anteriori e posteriori ad assale rigido, balestre longitudinali semiellittiche - Freni a tamburo - Sterzo con vite senza fine e ruota elicoidale. Dimensioni e peso Passo 3213 mm - Carreggiata anteriore 1430 mm - Carreggiata posteriore 1430 mm - Lunghezza 4210 mm - Larghezza 1675 mm - Peso (solo autotelaio) 910 kg. Prestazioni Velocità massima 120 km/h - Consumo medio 15 litri/100 km. Questa sontuosa berlina appartiene al periodo in cui la Carrozzeria Touring sperimentò forme sostanzialmente nuove: padiglione arrotondato e sfuggente, parafanghi ovoidali, paraurti (posteriore) a profilo alare. Stilemi riuniti nella "Soffio di Satana", per la quale la Casa milanese aveva, in un primo tempo, previsto di avviare una produzione in serie.
fonte delle notizie :http://www.inilossum.it/auto5.html (questo sito piacerà a Impe e Plinus ma anche a Ricordi)
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SOCIO N. 800 |
Modificato da - cfransv in Data 15/11/2009 17:23:53
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Frank
Duettista junior
Puglia
12720 Messaggi |
Inserito il - 15/11/2009 : 18:02:55
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Stupenda e rarissima| |
Frank
- Alfetta 2,0 L, 1981 - 1750 berlina 1971 - Spider III serie 1600 - Mito benzina 105 cv - 156 Crosswagon Q4 - Giulia MY 2019
Duettista dell'anno 2010
"Tutto quello che non c'è o non si trova, bisogna inventarselo!"
“ L’Alfa non è una semplice fabbrica di automobili. Le sue auto sono qualcosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E’ una specie di malattia, l’entusiasmo per un mezzo di trasporto. E’ un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore. Qualcosa che resiste alle definizioni. I suoi elementi sono come quei tratti irrazionali dello spirito umano che non possono essere spiegati con una terminologia logica. Si tratta di sensazioni, di passione, tutte cose che hanno a che fare più con il cuore che con il cervello”. Ing. Orazio Satta Puliga
Un vero amore non finisce mai, anche se glielo imponi!
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Frank
Duettista junior
Puglia
12720 Messaggi |
Inserito il - 15/11/2009 : 18:05:21
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Stupenda e rarissima|
da "Ruoteclassiche": INDUCEVA IN TENTAZIONE
Non seppe resisterle neppure Gabriele D'Annunzio, che ne volle una per sé. All'epoca fu un primo tentativo di addomesticare il vento, con soluzioni aerodinamiche. Dei quattro costruiti, questo è l'unico esemplare rimasto.
La "Soffio di Satana" fu realizzata in una manciata di esemplari, tutti carrozzati Touring sul telaio lungo della "6C 2300 Turismo". Sono 3 quelli di cui si hanno notizie sicure; un quarto, probabilmente il prototipo, fu esposto al Salone di Torino del 1934.
È certo che uno dei tre appartenne alla soprano Gina Cigna, mentre un secondo esemplare fu commissionato da Gabriele D'Annunzio. Il terzo, qui presentato, è l'unico sopravvissuto. Nel 1934 corse la Targa d'Abruzzo, trionfando nella categoria Turismo e vinse il concorso d'eleganza di Mezzano. Nel 1935 venne consegnato al barone cosentino Mariano Pagliaro; negli anni 70 un collezionista toscano provvide a un meticoloso restauro e l'attuale proprietario, di Milano, l'acquista nel giugno del 2000.
L'estroso appellativo "Soffio di Satana" non fu coniato da D'Annunzio, ma da Felice Bianchi Anderloni, patron della Carrozzeria Touring, mentre D'Annunzio chiese solo di tenere in considerazione i colori che lui amava tanto: il giallo, il blu e l'amaranto. Il nostro esemplare è in un suggestivo "Blu Notti d'Oriente" che il barone cosentino richiese, con selleria e pannello strumenti in pelle coordinati, perché si intonasse ai colori dello stemma di famiglia.
La carrozzeria è in alluminio a quattro porte senza montante centrale, le ruote sono a raggi, il paraurti anteriore "a nastro", quello posteriore "a profilo alare". La "Soffio di Satana" fu una della prime vetture con forti accenti aerodinamici nel frontale (con calandra avvolgente) e nelle linee della coda lunga e sfuggente, priva di baule.
Il motore è il nuovo sei cilindri in linea realizzato da Vittorio Jano nel 1934: un doppio albero a camme in testa di 2309 cm³ con sette supporti di banco e una potenza di 68 CV a 4400 giri al minuto. Gli interni sono sontuosi, con tavolini in radica di noce e luci di cortesia con cornici d'argento; un anello alla destra del posto guida comanda la tendina d'oscuramento del lunotto.
La macchina è dotata di dispositivo di ruota libera, la guida è a destra e i pedali sono invertiti: l'acceleratore è al centro e il freno a destra. Terza e quarta sono sincronizzate, mentre nei rapporti più bassi è indispensabile la "doppietta"; una volta abituati alla disposizione dei pedali ci si accorge che, nonostante le dimensioni, la vettura è discretamente maneggevole e la tenuta di strada in rettilineo è buona, mentre in curva evidenzia un rollio accentuato. |
Frank
- Alfetta 2,0 L, 1981 - 1750 berlina 1971 - Spider III serie 1600 - Mito benzina 105 cv - 156 Crosswagon Q4 - Giulia MY 2019
Duettista dell'anno 2010
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“ L’Alfa non è una semplice fabbrica di automobili. Le sue auto sono qualcosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E’ una specie di malattia, l’entusiasmo per un mezzo di trasporto. E’ un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore. Qualcosa che resiste alle definizioni. I suoi elementi sono come quei tratti irrazionali dello spirito umano che non possono essere spiegati con una terminologia logica. Si tratta di sensazioni, di passione, tutte cose che hanno a che fare più con il cuore che con il cervello”. Ing. Orazio Satta Puliga
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PLINUS
Utente Master
Lazio
3810 Messaggi |
Inserito il - 15/11/2009 : 18:05:37
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Grazie Carlo sei veramente un amico: l'ho gia' inserito tra i preferiti. Molto interessante in campo alfistico. |
Tessera n. 733 Duetto ct 1300/73 Gt 2000/72 Vespa PX 200 E del 1982 Immagine:
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Frank
Duettista junior
Puglia
12720 Messaggi |
Inserito il - 15/11/2009 : 18:23:47
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Il panino con la porchetta a Sora è un classico!!! |
Frank
- Alfetta 2,0 L, 1981 - 1750 berlina 1971 - Spider III serie 1600 - Mito benzina 105 cv - 156 Crosswagon Q4 - Giulia MY 2019
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“ L’Alfa non è una semplice fabbrica di automobili. Le sue auto sono qualcosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E’ una specie di malattia, l’entusiasmo per un mezzo di trasporto. E’ un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore. Qualcosa che resiste alle definizioni. I suoi elementi sono come quei tratti irrazionali dello spirito umano che non possono essere spiegati con una terminologia logica. Si tratta di sensazioni, di passione, tutte cose che hanno a che fare più con il cuore che con il cervello”. Ing. Orazio Satta Puliga
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fcamelot
Utente Senior
Lazio
1094 Messaggi |
Inserito il - 15/11/2009 : 21:27:32
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carlo il sito che tu citi e questo http://www.inilossum.it/auto2.html guarda l Alfa Romeo "6C 2500 SS Villa d'Este" a mio parere e la macchina d epoca per eccellenza vincitrice di svariati concorsi d eleganza. |
fabio -------- Correremo fin che avremo benzina. Correremo fin che avremo le idee, il coraggio, i soldi, le mani, le braccia, l'aria da respirare, il sangue nelle vene. (E. Ferrari) |
Modificato da - fcamelot in data 15/11/2009 21:32:34 |
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g.valenti
Utente Senior
Lazio
1291 Messaggi |
Inserito il - 16/11/2009 : 01:29:55
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Citazione: Messaggio inserito da cfransv
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furono costruti 4 esemplari (1934?) e sembra che anche d'Annunzio ne volle una per sé. Fu un primo tentativo con soluzioni aerodinamiche. Dei quattro costruiti, ne è rimasto solo 1 esemplare.
La "Soffio di Satana" era carrozzata Touring sul telaio lungo della "6C 2300 Turismo".
L'appellativo "Soffio di Satana" fu coniato da Felice Bianchi Anderloni, patron della Carrozzeria Touring, e D'Annunzio chiese sdi tenere in considerazione i colori che lui amava tanto: il giallo, il blu e l'amaranto.
La carrozzeria è in alluminio a quattro porte senza montante centrale, le ruote sono a raggi, il paraurti anteriore "a nastro", quello posteriore "a profilo alare". Il motore è il sei cilindri in linea realizzato da Vittorio Jano nel 1934: un doppio albero a camme in testa di 2309 cm³ con sette supporti di banco e una potenza di 68 CV a 4400 giri al minuto. Gli interni sono sontuosi, con tavolini in radica di noce e luci di cortesia con cornici d'argento; un anello alla destra del posto guida comanda la tendina d'oscuramento del lunotto.
La macchina è dotata di dispositivo di ruota libera, la guida è a destra e i pedali sono invertiti: l'acceleratore è al centro e il freno a destra. Terza e quarta sono sincronizzate, mentre nei rapporti più bassi è indispensabile la "doppietta"; una volta abituati alla disposizione dei pedali ci si accorge che, nonostante le dimensioni, la vettura è discretamente maneggevole e la tenuta di strada in rettilineo è buona, mentre in curva evidenzia un rollio accentuato.
Motore 6 cilindri in linea - Cilindrata 2309 cm³ - Alesaggio 70 mm - Corsa 100 mm - Potenza 68 CV a 4400 giri/min - Rapporto di compressione 6,5:1 - Carburatore Solex a doppio corpo verticale. Trasmissione Motore anteriore longitudinale, trazione posteriore - Cambio a quattro velocità, 3ª e 4ª sincronizzate - Comando a leva centrale - Pneumatici 6.00-18. Corpo vettura Berlina tre luci e quattro porte - Telaio a longheroni e traverse in lamiera di acciaio - Sospensioni anteriori e posteriori ad assale rigido, balestre longitudinali semiellittiche - Freni a tamburo - Sterzo con vite senza fine e ruota elicoidale. Dimensioni e peso Passo 3213 mm - Carreggiata anteriore 1430 mm - Carreggiata posteriore 1430 mm - Lunghezza 4210 mm - Larghezza 1675 mm - Peso (solo autotelaio) 910 kg. Prestazioni Velocità massima 120 km/h - Consumo medio 15 litri/100 km. Questa sontuosa berlina appartiene al periodo in cui la Carrozzeria Touring sperimentò forme sostanzialmente nuove: padiglione arrotondato e sfuggente, parafanghi ovoidali, paraurti (posteriore) a profilo alare. Stilemi riuniti nella "Soffio di Satana", per la quale la Casa milanese aveva, in un primo tempo, previsto di avviare una produzione in serie.
fonte delle notizie :http://www.inilossum.it/auto5.html (questo sito piacerà a Impe e Plinus ma anche a Ricordi)
vettura subito copiata da chrysler, che un paio di anni dopo sforna la mitica air-flow, brenchmark di tutte le vetture americane degli anni 40, e richiamata anche in recenti realizzazioni della casa. |
gmv |
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