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 Alfa Romeo: un po' di storia
 Alfa Romeo "soffio di satana"
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cfransv
Utente Master


Lazio

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Inserito il - 15/11/2009 : 16:33:05  Mostra Profilo Invia a cfransv un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
conoscevate quest'auto?


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furono costruti 4 esemplari (1934?) e sembra che anche d'Annunzio ne volle una per sé. Fu un primo tentativo con soluzioni aerodinamiche. Dei quattro costruiti, ne è rimasto solo 1 esemplare.

La "Soffio di Satana" era carrozzata Touring sul telaio lungo della "6C 2300 Turismo".

L'appellativo "Soffio di Satana" fu coniato da Felice Bianchi Anderloni, patron della Carrozzeria Touring, e D'Annunzio chiese sdi tenere in considerazione i colori che lui amava tanto: il giallo, il blu e l'amaranto.

La carrozzeria è in alluminio a quattro porte senza montante centrale, le ruote sono a raggi, il paraurti anteriore "a nastro", quello posteriore "a profilo alare".
Il motore è il sei cilindri in linea realizzato da Vittorio Jano nel 1934: un doppio albero a camme in testa di 2309 cm³ con sette supporti di banco e una potenza di 68 CV a 4400 giri al minuto.
Gli interni sono sontuosi, con tavolini in radica di noce e luci di cortesia con cornici d'argento; un anello alla destra del posto guida comanda la tendina d'oscuramento del lunotto.


La macchina è dotata di dispositivo di ruota libera, la guida è a destra e i pedali sono invertiti: l'acceleratore è al centro e il freno a destra. Terza e quarta sono sincronizzate, mentre nei rapporti più bassi è indispensabile la "doppietta"; una volta abituati alla disposizione dei pedali ci si accorge che, nonostante le dimensioni, la vettura è discretamente maneggevole e la tenuta di strada in rettilineo è buona, mentre in curva evidenzia un rollio accentuato.


Motore 6 cilindri in linea - Cilindrata 2309 cm³ - Alesaggio 70 mm - Corsa 100 mm - Potenza 68 CV a 4400 giri/min - Rapporto di compressione 6,5:1 - Carburatore Solex a doppio corpo verticale.
Trasmissione Motore anteriore longitudinale, trazione posteriore - Cambio a quattro velocità, 3ª e 4ª sincronizzate - Comando a leva centrale - Pneumatici 6.00-18.
Corpo vettura Berlina tre luci e quattro porte - Telaio a longheroni e traverse in lamiera di acciaio - Sospensioni anteriori e posteriori ad assale rigido, balestre longitudinali semiellittiche - Freni a tamburo - Sterzo con vite senza fine e ruota elicoidale.
Dimensioni e peso Passo 3213 mm - Carreggiata anteriore 1430 mm - Carreggiata posteriore 1430 mm - Lunghezza 4210 mm - Larghezza 1675 mm - Peso (solo autotelaio) 910 kg.
Prestazioni Velocità massima 120 km/h - Consumo medio 15 litri/100 km.

Questa sontuosa berlina appartiene al periodo in cui la Carrozzeria Touring sperimentò forme sostanzialmente nuove: padiglione arrotondato e sfuggente, parafanghi ovoidali, paraurti (posteriore) a profilo alare. Stilemi riuniti nella "Soffio di Satana", per la quale la Casa milanese aveva, in un primo tempo, previsto di avviare una produzione in serie.



fonte delle notizie :http://www.inilossum.it/auto5.html (questo sito piacerà a Impe e Plinus ma anche a Ricordi)






SOCIO N. 800

Modificato da - cfransv in Data 15/11/2009 17:23:53

Frank
Duettista junior



Puglia

12720 Messaggi

Inserito il - 15/11/2009 : 18:02:55  Mostra Profilo Invia a Frank un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Stupenda e rarissima|

Frank

- Alfetta 2,0 L, 1981
- 1750 berlina 1971
- Spider III serie 1600
- Mito benzina 105 cv
- 156 Crosswagon Q4
- Giulia MY 2019

Duettista dell'anno 2010

"Tutto quello che non c'è o non si trova, bisogna inventarselo!"

“ L’Alfa non è una semplice fabbrica di automobili. Le sue auto sono qualcosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E’ una specie di malattia, l’entusiasmo per un mezzo di trasporto. E’ un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore. Qualcosa che resiste alle definizioni. I suoi elementi sono come quei tratti irrazionali dello spirito umano che non possono essere spiegati con una terminologia logica. Si tratta di sensazioni, di passione, tutte cose che hanno a che fare più con il cuore che con il cervello”.
Ing. Orazio Satta Puliga

Un vero amore non finisce mai, anche se glielo imponi!
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Frank
Duettista junior



Puglia

12720 Messaggi

Inserito il - 15/11/2009 : 18:05:21  Mostra Profilo Invia a Frank un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Stupenda e rarissima|

da "Ruoteclassiche":


INDUCEVA IN TENTAZIONE

Non seppe resisterle neppure Gabriele D'Annunzio, che ne volle una per sé. All'epoca fu un primo tentativo di addomesticare il vento, con soluzioni aerodinamiche. Dei quattro costruiti, questo è l'unico esemplare rimasto.

La "Soffio di Satana" fu realizzata in una manciata di esemplari, tutti carrozzati Touring sul telaio lungo della "6C 2300 Turismo". Sono 3 quelli di cui si hanno notizie sicure; un quarto, probabilmente il prototipo, fu esposto al Salone di Torino del 1934.

È certo che uno dei tre appartenne alla soprano Gina Cigna, mentre un secondo esemplare fu commissionato da Gabriele D'Annunzio. Il terzo, qui presentato, è l'unico sopravvissuto. Nel 1934 corse la Targa d'Abruzzo, trionfando nella categoria Turismo e vinse il concorso d'eleganza di Mezzano. Nel 1935 venne consegnato al barone cosentino Mariano Pagliaro; negli anni 70 un collezionista toscano provvide a un meticoloso restauro e l'attuale proprietario, di Milano, l'acquista nel giugno del 2000.

L'estroso appellativo "Soffio di Satana" non fu coniato da D'Annunzio, ma da Felice Bianchi Anderloni, patron della Carrozzeria Touring, mentre D'Annunzio chiese solo di tenere in considerazione i colori che lui amava tanto: il giallo, il blu e l'amaranto. Il nostro esemplare è in un suggestivo "Blu Notti d'Oriente" che il barone cosentino richiese, con selleria e pannello strumenti in pelle coordinati, perché si intonasse ai colori dello stemma di famiglia.

La carrozzeria è in alluminio a quattro porte senza montante centrale, le ruote sono a raggi, il paraurti anteriore "a nastro", quello posteriore "a profilo alare". La "Soffio di Satana" fu una della prime vetture con forti accenti aerodinamici nel frontale (con calandra avvolgente) e nelle linee della coda lunga e sfuggente, priva di baule.

Il motore è il nuovo sei cilindri in linea realizzato da Vittorio Jano nel 1934: un doppio albero a camme in testa di 2309 cm³ con sette supporti di banco e una potenza di 68 CV a 4400 giri al minuto. Gli interni sono sontuosi, con tavolini in radica di noce e luci di cortesia con cornici d'argento; un anello alla destra del posto guida comanda la tendina d'oscuramento del lunotto.

La macchina è dotata di dispositivo di ruota libera, la guida è a destra e i pedali sono invertiti: l'acceleratore è al centro e il freno a destra. Terza e quarta sono sincronizzate, mentre nei rapporti più bassi è indispensabile la "doppietta"; una volta abituati alla disposizione dei pedali ci si accorge che, nonostante le dimensioni, la vettura è discretamente maneggevole e la tenuta di strada in rettilineo è buona, mentre in curva evidenzia un rollio accentuato.

Frank

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“ L’Alfa non è una semplice fabbrica di automobili. Le sue auto sono qualcosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E’ una specie di malattia, l’entusiasmo per un mezzo di trasporto. E’ un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore. Qualcosa che resiste alle definizioni. I suoi elementi sono come quei tratti irrazionali dello spirito umano che non possono essere spiegati con una terminologia logica. Si tratta di sensazioni, di passione, tutte cose che hanno a che fare più con il cuore che con il cervello”.
Ing. Orazio Satta Puliga

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PLINUS
Utente Master



Lazio

3810 Messaggi

Inserito il - 15/11/2009 : 18:05:37  Mostra Profilo Invia a PLINUS un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie Carlo sei veramente un amico: l'ho gia' inserito tra i preferiti.
Molto interessante in campo alfistico.

Tessera n. 733
Duetto ct 1300/73
Gt 2000/72
Vespa PX 200 E del 1982
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Frank
Duettista junior



Puglia

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Inserito il - 15/11/2009 : 18:23:47  Mostra Profilo Invia a Frank un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Il panino con la porchetta a Sora è un classico!!!

Frank

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“ L’Alfa non è una semplice fabbrica di automobili. Le sue auto sono qualcosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E’ una specie di malattia, l’entusiasmo per un mezzo di trasporto. E’ un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore. Qualcosa che resiste alle definizioni. I suoi elementi sono come quei tratti irrazionali dello spirito umano che non possono essere spiegati con una terminologia logica. Si tratta di sensazioni, di passione, tutte cose che hanno a che fare più con il cuore che con il cervello”.
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fcamelot
Utente Senior



Lazio

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Inserito il - 15/11/2009 : 21:27:32  Mostra Profilo Invia a fcamelot un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
carlo il sito che tu citi e questo
http://www.inilossum.it/auto2.html
guarda l Alfa Romeo "6C 2500 SS Villa d'Este" a mio parere e la macchina d epoca per eccellenza vincitrice di svariati concorsi d eleganza.

fabio
--------
Correremo fin che avremo benzina. Correremo fin che avremo le idee, il coraggio, i soldi, le mani, le braccia, l'aria da respirare, il sangue nelle vene.
(E. Ferrari)

Modificato da - fcamelot in data 15/11/2009 21:32:34
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g.valenti
Utente Senior


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Inserito il - 16/11/2009 : 01:29:55  Mostra Profilo Invia a g.valenti un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
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Il motore è il sei cilindri in linea realizzato da Vittorio Jano nel 1934: un doppio albero a camme in testa di 2309 cm³ con sette supporti di banco e una potenza di 68 CV a 4400 giri al minuto.
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La macchina è dotata di dispositivo di ruota libera, la guida è a destra e i pedali sono invertiti: l'acceleratore è al centro e il freno a destra. Terza e quarta sono sincronizzate, mentre nei rapporti più bassi è indispensabile la "doppietta"; una volta abituati alla disposizione dei pedali ci si accorge che, nonostante le dimensioni, la vettura è discretamente maneggevole e la tenuta di strada in rettilineo è buona, mentre in curva evidenzia un rollio accentuato.


Motore 6 cilindri in linea - Cilindrata 2309 cm³ - Alesaggio 70 mm - Corsa 100 mm - Potenza 68 CV a 4400 giri/min - Rapporto di compressione 6,5:1 - Carburatore Solex a doppio corpo verticale.
Trasmissione Motore anteriore longitudinale, trazione posteriore - Cambio a quattro velocità, 3ª e 4ª sincronizzate - Comando a leva centrale - Pneumatici 6.00-18.
Corpo vettura Berlina tre luci e quattro porte - Telaio a longheroni e traverse in lamiera di acciaio - Sospensioni anteriori e posteriori ad assale rigido, balestre longitudinali semiellittiche - Freni a tamburo - Sterzo con vite senza fine e ruota elicoidale.
Dimensioni e peso Passo 3213 mm - Carreggiata anteriore 1430 mm - Carreggiata posteriore 1430 mm - Lunghezza 4210 mm - Larghezza 1675 mm - Peso (solo autotelaio) 910 kg.
Prestazioni Velocità massima 120 km/h - Consumo medio 15 litri/100 km.

Questa sontuosa berlina appartiene al periodo in cui la Carrozzeria Touring sperimentò forme sostanzialmente nuove: padiglione arrotondato e sfuggente, parafanghi ovoidali, paraurti (posteriore) a profilo alare. Stilemi riuniti nella "Soffio di Satana", per la quale la Casa milanese aveva, in un primo tempo, previsto di avviare una produzione in serie.



fonte delle notizie :http://www.inilossum.it/auto5.html (questo sito piacerà a Impe e Plinus ma anche a Ricordi)




vettura subito copiata da chrysler, che un paio di anni dopo sforna la mitica air-flow, brenchmark di tutte le vetture americane degli anni 40, e richiamata anche in recenti realizzazioni della casa.

gmv
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