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 Presente e futuro dell'Alfa
 Gruppo Fiat e marchio Alfa Romeo - il futuro.

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
stefanosir Inserito il - 29/10/2013 : 10:28:12
Alfa Romeo non è più da molto tempo una società per azioni dal momento che è stata incorporata in altra società facente parte del Gruppo Fiat che, dopo vari processi di accorpamento e diverse riorganizzazioni del Gruppo stesso, possiamo di ritrovare oggi all’interno di Fiat Auto s.p.a..

Alfa Romeo è ormai, quindi, soltanto un marchio, un brand che Fiat Auto s.p.a. utilizza per contraddistinguere una parte importante delle vetture che produce; quel marchio individua quelle vetture che si dovrebbero connotare e distinguere proprio per quelle caratteristiche che hanno reso celebre il marchio Alfa Romeo nel mondo: sportività, tecnica sopraffina, forte personalità nella guida e nella linee, produzione di vetture nate per le gare ma anche di vetture destinate al grande pubblico (e quindi accessibili a molti) ma con prestazioni superiori alla concorrenza.

Così, pur con fasi alterne, è stato nel passato; oggi il marchio è relegato a connotare vetture coma la Mito e la Giulietta (la 159 è fuori produzione da tempo e le sue vendite sono limitate agli ultimi esemplari disponibili), auto discrete nei rispettivi segmenti di mercato, ma che non si identificano forse al 100% con quel tipo di vettura che l’immaginario collettivo associa ad un marchio come quello di Alfa Romeo.

E’ comunque un errore, o per lo meno, sarebbe quantomeno fuorviante parlare del marchio Alfa (e delle sue vetture) se non si alza lo sguardo e non si considera in quale panorama questo brand si colloca, nonché il periodo storico che si sta attraversando.

Fiat Auto s.p.a. è un gruppo industriale che gestisce 16 brands commerciali (uno è proprio Alfa Romeo), ha 158 stabilimenti nel mondo, è presente in oltre 140 paesi, ha 215.000 dipendenti, investe in ricerca 3,2 miliardi di € ed fattura quasi 84 miliardi di €.
In particolare, Fiat Auto ha:
in Italia 44 stabilimenti, il 29% dei propri dipendenti e realizza il 9% dei propri ricavi;
in Europa (Italia esclusa) ha 33 stabilimenti, il 12% dei propri dipendenti e realizza il 15% dei propri ricavi;
in Nord-America ha 48 stabilimenti, il 34% dei propri dipendenti e realizza il 54% dei propri ricavi;
in sud-America ha 19 stabilimenti, il 22% dei propri dipendenti e realizza il 14% dei propri ricavi;
nel resto del mondo ha 14 stabilimenti, il 3% dei propri dipendenti e realizza il 8% dei propri ricavi.

Come si vede è un Gruppo internazionale che tra l’altro deve combattere con altri giganti che sono già da tempo presenti nelle aree in crescita del mondo (che sono anche quelle più redditizie); se vuole sopravvivere, l’obiettivo è quello di una maggiore presenza su questi mercati e Fiat ci arriva in ritardo.

L’idea e la strategia che hanno permesso al Gruppo di mantenersi competitivo in questo periodo di profonda crisi è stata la lungimiranza e l’intuizione di acquisire Chrysler negli USA (e al tempo, non c’era certo la fila per accaparrarsi la terza casa americana!): senza quell’acquisizione, il Gruppo Fiat non sarebbe certo sopravvissuto.

Oggi, tutte le energie sono concentrate nell’integrazione societaria con Chrysler che permetterebbe al Gruppo Fiat di utilizzare la liquidità generata dalla società americana (negli USA Chrysler vende bene ed anche il marchio Fiat ha riscosso un buon successo con le sue 500 e “derivate”) per poter immettere nuovi modelli sui mercati mondiali e su quello europeo che comincia a dare timidi segnali positivi. Su questo punto si innestano i programmi futuri dei marchi europei e di Alfa Romeo.

E’ di questi giorni la notizia degli investimenti in Turchia per la produzione dell’erede della berlina Fiat Linea (prevista per la seconda metà del 2015) ed in Cina per la costruzione di un’altra fabbrica 8in patnership) dove saranno prodotte vetture Jeep e veicoli elettrici; anche queste due iniziative serviranno per potenziare il Gruppo nei mercati che “tirano”.

Sul fronte italiano (ed europeo), su Il Sole 24 Ore di oggi leggo dell’acquisizione del 100% della VM Motori spa di Cento (FE), produttrice di motori diesel: Fiat ne deteneva il 50% (dal 2010) ed ha quindi ora rilevato il 50% dalle mani di General Motors; VM produce i motori diesel che già equipaggiano Jeep Grand Cherokee, Lancia Thema, Ram Dodge ed anche per i due modelli Maserati, la Ghibli e la Quattroporte prodotte a Grugliasco.
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Spiderman Inserito il - 10/10/2024 : 17:12:40
Citazione:
Messaggio inserito da stefanosir

da "domani" avremo delle cose differenti.




In gergo si chiamano "elettrodomestici"
stefanosir Inserito il - 10/10/2024 : 15:29:06
@ Raffa63 - Eh già: d'altra parte, siamo davanti ad un cambiamento epocale: fino ad oggi avevamo automobili (così come le abbiamo sempre conosciute), da "domani" avremo delle cose differenti.

@ Gianlo - Te l'ho scritto: è un banale motore a scoppio che servirà per caricare la batteria ed allungare l'autonomia della vetture.

Comunque, ha detto anche "molto probabilmente", ergo ... qualche speranza di vedere una versione ibrida ci sarebbe, visto che le vendite delle elettriche non decollano affatto.
Gianlo Inserito il - 10/10/2024 : 15:22:05
Credo che sarebbe un endotermico dalla potenza molto limitata, poco più di un generatore. Nessun piacere di guida quindi. Sbaglio a pensarlo?
raffa63 Inserito il - 10/10/2024 : 13:18:48
Compriamo allora quello che ancora c'è di termico!
stefanosir Inserito il - 09/10/2024 : 14:21:31
ALFA ROMEO GIULIA E STELVIO - next generation.

Il responsabile prodotto global di Alfa Romeo, Daniel Guzzafame, ha affermato durante una intervista in Australia che le prossime generazioni di Alfa Romeo Giulia (2026) e Stelvio (2025) non avranno "molto probabilmente" la motorizzazione ibrida, né mild hybrid, né plug-in hybrid: entrambe le vetture passeranno pertanto direttamente dal motore termico a quello elettrico puro!

Come mai?
Problemi in numerosi paesi, le motorizzazioni non elettriche -e che quindi producono CO2 - sono penalizzate fiscalmente con delle sovrattasse (in Francia, ad esempio, la Stelvio 2.0 turbo benzina da 280 CV è gravata da un "malus ecologico" aggiuntivo di oltre 3.000 Euro che molti clienti non sono disposti a pagare; lo stesso accade per le auto con più di 200 g/km di CO2 che, sul mercato francese, pagano una tassa all'acquisto di oltre 18.000 euro). Il manager avrebbe poi aggiunto che Giulia e Stelvio avrebbero potuto utilizzare un sistema mild hybrid a 48 volt, ma che la riduzione delle emissioni di CO2 non sarebbe stata tale da giustificare l'aumento di prezzo.

E così, con buona pace di chi - ancora per nulla convinto delle vetture elettriche pure - attendeva una vettura del Biscione di Segmento D, dovrà per forza di cose optare per altre soluzioni, se non vorrà "piegarsi" all'elettrico.
La futura Stelvio - la prima della nuova generazione - uscirà con una versione elettrica dotata anche di motore endotermico, ma questo (range extender) sarebbe destinato non alla trazione, quanto piuttosto alla ricarica della batteria che così potrebbe arrivare ad una autonomia complessiva di ben 1.000 Km.

Resta quel "molto probabilmente" nelle parole di Guzzafame che non spegne completamente la speranza.
nigel68 Inserito il - 08/10/2024 : 16:50:50
Citazione:
Messaggio inserito da stefanosir
... questa benedetta "transizione ecologica" europea ..



Vorrai dire "maledetta" oltreché totalmente inutile.
giallo prototipo Inserito il - 04/10/2024 : 15:27:02

Ma nonostante la crisi (soprattutto di soldi in tasca alla gente), i pedaggi autostradali in aumento (grazie Autostrade per l'Italia), e le nuove accise "rimodulate" (cioè in aumento) per benzina e gasolio (grazie governo italiano), l'entusiasmo non manca...

https://www.msn.com/it-it/motori/notizie/successo-per-il-primo-porte-aperte-di-alfa-romeo-junior/ar-AA1rB4aT
Gianlo Inserito il - 04/10/2024 : 13:35:26
Grazie, politiche europee!
stefanosir Inserito il - 04/10/2024 : 08:11:17
SITUAZIONE DELL'AUTOO IN EUROPA.

Situazione molto ma molto difficile per tutto il comparto automotive europeo, con il mercato in netto calo, con le vetture elettriche che non si vendono, con una gran confusione che pervade i potenziali acquirenti, etc.
In questo marasma - scatenato da questa benedetta "transizione ecologica" europea - un settore dove l'Europa eccelleva nel mondo con dei VERI "campioni mondiali" sta per andare in ginocchio, rovinando aziende, intere filiere produttive e molte economie locali, con ricadute a livello nazionale - considerato il valore delle aziende coinvolte ed il numero di lavoratori che impiegano.

In una situazione di questo genere, saltano tutti gli schemi, i programmi, la successione dei modelli ... tutto.
Le case costruttrici ora devono badare a ridurre il più possibile i danni e noi che siamo appassionati di auto, di un marchio, di un modello non possiamo che osservare: le spiegazioni razionali a ciò che accade (perché non escono con una sportiva? perché non c'è il successore ad un modello che va in pensione? Perché ...? etc.) non esistono più e non sono più quelle che ci si aspetterebbe perché la situazione di oggi non ha nulla in comune con qualsiasi altra del passato ...

Mala tempora currunt.
stefanosir Inserito il - 17/09/2024 : 09:59:50
Bello!
E anche "formativo" per la gran parte dei venditori: anche per Giulia e Stelvio avrebbero dovuto far provare le macchine ai clienti perché si rendessero conto di cosa voglia dire guidare quelle automobili, che hanno una piacevolezza di guida immediatamente percepibile, anche ad andature normali.
Ma purtroppo lo sanno solo quelli (pochi) che le hanno acquistate ...
sprint Inserito il - 17/09/2024 : 09:50:48
Spot Alfa per la Junior; fuori dagli schemi, direi senz'altro originale. Il capo chiede ai pubblicitari " Vendimi quest'auto !" e loro si perdono in dettagli tecnici, tranne la ragazza...

https://www.youtube.com/watch?v=rBYchRm6k5w
stefanosir Inserito il - 09/09/2024 : 17:10:00
Scusatemi, ho paragonato la Junior a delle vetture (Peugeot 3008 e Mercedes GLA) che sono entrambe del Segmento C - quello di Tonale, per intenderci - così come anche la Kia Sportage citata da Ilio.
L'Alfa Romeo Junior ha come competitors l'Audi Q1, VW T-Cross, Jeep Avenger, Lexus LBX, Mini Clubman, DS3, etc e le generaliste Ford Puma, Renault Megane, Nissan Juke, Peugeot 2008, Dacia Duster, Renault Captur, Toyota Yaris Cross, Hyundai Kona, Opel Mokka, Crossland ... insomma, è piccola!
Su auto piccole è più difficile la differenziazione ma basta leggere i nomi di quelle appena citate per rendersi conto che distinguersi si può.
2tto66 Inserito il - 09/09/2024 : 14:56:51
La meccanica sarà quello che sarà, ma la linea mi sembra uguale a Captur, Sportage gt e ad altre, le faranno con il computer o con la fotocopiatrice?
stefanosir Inserito il - 09/09/2024 : 13:51:53
Ma non è che da disegni e/o foto si possa giudicare molto, perché - come già detto - stiamo parlando di una conformazione suv/crossover di Segmento B (quindi di dimensioni contenute) e pertanto ... la forma è qualla.
Naturalmente poi ogni costruttore cerca di dargli il proprio imprinting di marca e cerca di renderlo appetibile al tipo di clientela cui si rivolge.
Per me, invece, Junior dovrebbe risultare alquanto personale, anzi, molto personale ... lo vedremo.
Solo a titolo di esempio e per rendere l'idea, metto anche una immagine di Mercedes GLA, rivale dello stesso segmento di Junior ...

Immagine:

48,05 KB


P.S.: Non sono un difensore di Junior, dirò la mia quando potrò vederlo per bene; inoltre, anche fosse bellissimo, personalmente non lo comprerei perché non è il tipo di auto che mi piace, ma magari a persone diverse potrebbe risultare bello e moderno (tipo mia moglie ... chissà ...).
stefanosir Inserito il - 08/09/2024 : 22:16:32
Citazione:
Messaggio inserito da Gianlo

Però, senza scendere in disquisizioni tecniche, si può onestamente dire che sembra una Peugeot

Si può dire certamente qualsiasi cosa, ci mancherebbe.
Per ora abbiamo solo delle immagini e praticamente “nessuno” l’ha ancora vista de visu, quindi si può parlare esclusivamente a commento di immagini.


Immagine:

52,72 KB

Immagine:



Spero che abbiate anche guardato il video del collaudatore di Quattroruote che evidenzia anche come si comporta su strada e se sia paragonabile a qualcuno dei modelli “cugini”.
Poi, certamente, può piacere o no. Ma mi permetto di suggerire di vederlo dal vivo, prima.

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